Adolescenti

psicologo ferrara monica tubi

I colloqui si rivolgono ai preadolescenti (dagli 11 ai 13 anni) e agli adolescenti e giovani adulti (dai 14 ai 25 anni circa).
Inoltre spesso anche i genitori necessitano di uno spazio di ascolto e sostegno, quando incontrano delle difficoltà nel rapporto con i loro figli, oppure faticano a “riconoscerli” e a comprenderli in questa fase della vita, proprio per i numerosi e repentini cambiamenti che sono in atto nei ragazzi.
Spesso i genitori temono che venga meno il loro ruolo educativo, e si pongono molte domande su come poter aiutare gli adolescenti che stanno crescendo sotto i loro occhi, giorno dopo giorno, trasformandosi nel corpo e nella mente.
Quando i ragazzi sono ancora minorenni, c’è bisogno dell’autorizzazione da parte di entrambi i genitori, per poter effettuare i colloqui.
Di solito lo psicologo incontra la prima volta l’adolescente da solo, oppure insieme ai genitori; altre volte invece arrivano i genitori da soli, a parlare del disagio e delle difficoltà nel loro rapporto con l’adolescente.
Dipende sempre dalle diverse situazioni e dalle storie di vita del nucleo familiare: insieme al professionista verrà strutturato un percorso che include sedute con l’adolescente, e periodicamente con i genitori.
Quando i ragazzi sono maggiorenni, gli incontri avvengono essenzialmente con loro, e il coinvolgimento dei genitori viene valutato insieme, ma dipende dai singoli casi.
Se i genitori ne sentono il bisogno e la motivazione, possono venire comunque indirizzati a colloqui di sostegno alla genitorialità.
I principali sintomi in questa fase sono:

  • disagio emotivo e difficoltà nel rapporto con i coetanei
  • ritiro sociale (fino ad arrivare ai casi di Hikikomori)
  • ansia e attacchi di panico
  • disturbi del comportamento alimentare
  • problemi identitari e bassa autostima
  • insuccesso scolastico
  • autolesionismo
  • depressione
  • problemi nelle relazioni affettive e sessuali
  • dipendenze (da sostanze, da internet)

Quando i ragazzi sono ancora minorenni, c’è bisogno dell’autorizzazione da parte di entrambi i genitori, per poter effettuare i colloqui.
Di solito lo psicologo incontra la prima volta l’adolescente da solo, oppure insieme ai genitori; altre volte invece arrivano i genitori da soli, a parlare del disagio e delle difficoltà nel loro rapporto con l’adolescente.
Dipende sempre dalle diverse situazioni e dalle storie di vita del nucleo familiare; insieme al professionista verrà strutturato un percorso che include sedute con l’adolescente, e periodicamente con i genitori.
Quando i ragazzi invece sono maggiorenni, gli incontri avvengono essenzialmente con loro, e il coinvolgimento dei genitori viene valutato insieme, ma dipende dai singoli casi.
Se i genitori ne sentono il bisogno e la motivazione, possono venire comunque indirizzati a colloqui di sostegno alla genitorialità.